Frankenstein, di Mary Shelley
Frankenstein, di Mary Shelley
"Era come se avessi voluto reinviare tutto quel che riguardava i miei sentimenti d'affetto fino al completamento di quella grande cosa che si era inghiottita ogni sembianza della mia natura."
"Ahimè! Perché l'uomo è dotato di sensibilità superiore a quella dei bruti, se ciò non fa che renderlo ancora più bisognoso? Se i nostri impulsi si limitassero alla fame, alla sete e al desiderio, potremmo quasi raggiungere la libertà; ma ora noi siamo mossi da ogni vento che spira, da una parola occasionale o da un ricordo che tale parola provoca in noi."
"Oh, se fossi rimasto per sempre nel mio bosco natio e non avessi conosciuto e provato altre sensazioni oltre a quelle legate alla fame, alla sete e alla calura! Oh, quanto è strana la conoscenza! Si aggrappa alla mente, una volta afferratala, come il lichene con la roccia. A volte avrei desiderato scuotermi di dosso ogni pensiero e sentimento, ma avevo imparato che esisteva un solo modo per vincere la pena, ed era la morte - uno stato che temevo ma non riuscivo a comprenderlo."
"<< [...]. Addio, Walton! Cercate la felicità nella quiete ed evitate l'ambizione, anche se fosse soltanto quella che appare così innocente come il distinguervi nella scienza e nelle scoperte. Ma perchè vi dico questo? Ho fallito nelle mie speranze, eppure un altro potrebbe invece avere successo.>>"
"Voi mi odiate, ma il vostro orrore non è paragonabile con quello che provo per me stesso."